Marketing, parola dietro la quale si nasconde un mondo, purtroppo o per fortuna direi anche molto soggettivo. Quanta confusione in questa parola e quanto invece è fondamentale questo ruolo. Un ruolo fatto di numeri, di analisi di mercato, di profittabilità, brand positioning, immagine, budget che necessariamente deve erogare conversioni, generare lead, aumentare la brand awareness, creare prodotti alto performanti sia in termini di profitto che di fatturato che di immagine, ma anche creatività, ingegno, intuizione, curiosità e passione. E spesso proprio a scapito delle proprie passioni bisogna dare il meglio di se, perchè il tgt di riferimento, il segmento è totalmente distante da quanto si ama. A volte però, soprattutto nelle PMI, ci si trova davanti ad investimenti aziendali relativi alle passioni personali, che nulla hanno a che vedere con il business model dell'azienda.Si sponsorizza il calcio perchè al proprietario piace il calcio o si diventa partner di spettacoli perchè il direttore ama la musica, due semplicistici esempi ma esplicativi. Le azioni più variopinte in relazione a passioni personali che nulla hanno a che vedere con il target di riferimento e tantomeno portano risultati. Perche? Si percepisce il danno? O è solo una mia percezione?